ELEZIONI REGIONALI: L’UDC DEVE MANTENERE LA PROPRIA IDENTITA’

Questa mattina sarò di nuovo a Roma insieme con il gruppo dirigente dell’Udc dal segretario nazionale Cesa per ribadire l’unica posizione in grado di tutelare l’identità del nostro partito nelle Marche: l‘Udc deve mantenere la propria piena autonomia e non delegare di fatto ad altri la rappresentanza di quel pezzo di area moderata che ancora riesce a rappresentare.

L’alleanza con Marche 2020 non è possibile, perché questo partito è stato fondato da chi solo pochi anni fa ci ha rinnegato scegliendo proprio quel Pd nel quale ora evidentemente non trova più lo spazio per una adeguata collocazione personale e dunque fa ritorno a noi, non certo per difendere i nostri valori e la nostra identità, ma solo per occupare posti di potere.

Non è utile né necessario legare a doppio filo la creazione di Area Popolare alla inderogabilità dell’alleanza con Marche 2020, anzi, è dannoso, soprattutto prima delle elezioni regionali, perché perderemmo totalmente il nostro elettorato, di fronte al quale ci presenteremmo con un nuovo simbolo e un nuovo nome, staccati dalla maggioranza di governo che fino a pochi giorni fa abbiamo presentato come un modello positivo, poiché ha indubbiamente portato buoni risultati alle Marche.

L’alleanza possibile, dunque, è quella con il Pd, alla quale occorre arrivare con la nostra identità, per essere riconosciuti e sostenuti dal nostro elettorato e da quanti hanno apprezzato l’azione di governo del nostro partito.

Questa è la posizione che esporremo ancora una volta al segretario Cesa e su questi punti ritengo che non ci siano margini di trattabilità, per rispetto della nostra storia, del nostro impegno di governo e soprattutto dei nostri elettori.

L’esito dell’incontro ci indicherà la via concreta da seguire in vista delle prossime elezioni per la formazione delle liste.

Preciso anche che quanto scritto ieri e oggi dal Messaggero circa una ipotetitca alleanza insieme con Favia non risponde assolutamente a verità.